Bologna saluterà l’estate con la sua prima Cena in bianco
Tavoli, piatti e pietanze portate da casa in un contesto ancora segreto. Una sola fondamentale regola: indossare (e mangiare) il colore più puro.
Un evento atteso da tempo sotto le due Torri, specie dopo le coreografiche immagini della reggia di Venaria o di piazza d’Armi a Torino. Ora c’è una data, anche se la cornice è ancora segreta: anche Bologna avrà la sua prima Cena in bianco, e sarà il 9 settembre. Una cena fra persone che non si conoscono, ma che occupano tavoli messi in fila uno accanto all’altro, dove c’è un’unica, fondamentale regola: che tanto i vestiti degli ospiti, quanto tovaglie piatti e suppellettili, siano candidi. Non va bene l’avorio, non vanno bene le tonalità perlate. Solo bianco, che più bianco non si può. Banditi anche scritte e marchi su magliette e abiti e su ciò che verrà posato sui tavoli.
Non si tratta quindi di un buffet in piedi, ma di una vera cena dove tutti saranno seduti, un appuntamento elegante. Su tavoli (rettangolari o quadrati) e sedie portati da casa, ognuno in base al numero di amici e commensali che parteciperanno: esclusi i posti capotavola, fate attenzione dunque. Anche tovaglie, tovaglioli, piatti (non di plastica né di carta) e bicchieri (idem) saranno portati da casa da chi parteciperà. Ammessi candelabri e fiori, ma è doveroso ricordarsi anche dei sacchetti per la spazzatura: ognuno raccoglierà i propri rifiuti, in modo da lasciare il luogo pulito.
Le pietanze, essendo l’evento gratuito, sono cucinate dai singoli partecipanti: se l’unica cosa candida che vi viene in mente sono popcorn, mozzarella e finocchio crudo, sappiate che sul sito dell’evento è possibile anche prendere spunto da qualche ricetta di primi e secondi dai colori chiari, giusto per rimanere cromaticamente in tema.
Una sorta di elegantissimo flash mob, che vede a Torino ogni volta la partecipazione di oltre diecimila persone. Chi vuole già aderire (la mail cui iscriversi è cenainbiancobologna@libero.it) e chiedere delucidazioni può farlo direttamente all’organizzazione, ovvero l’Associazione cena in Bianco con i volontari di Admo Bologna. Intanto può partire il toto-location: la raffinata piazza Santo Stefano, la più ampia piazza Maggiore, o qualche luogo insolito?
Fonte: La Repubblica
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