Updated on Ottobre 4, 2016
Ferrara, 23 ottobre 2016: Predatori di Misteri Perduti (visita guidata). Viaggio alla scoperta dell’altra faccia dei monumenti…
Predatori di Misteri Perduti: viaggio alla scoperta dell’altra faccia dei monumenti, principali, di Ferrara (con ingresso al suggestivo Castello Estense)…
Storie insolite, che si raccontano all’ombra dei suoi monumenti, in una città “legata alle stelle”. Ferrara è una città ammantata di un fascino arcano. Un set perfetto, insomma, per diventare grandi Predatori di Misteri.
Palazzo dei Diamanti: E’ un palazzo in stile rinascimentale con la facciata costituita da migliaia di piccole piramidine a forma di diamante. Nessuno le ha mai contate e un conteggio approssimativo va dagli 8.500 ai 12.000. Pare che una sola di esse contenga un autentico diamante nascosto da Ercole I d’Este. Esso e soprattutto il diamante vero che dovrebbe essere nasconsto all’interno del suo perimetro, si trova in una posizione ben precisa perché potesse concentrare determinate energie telluriche direttamente all’interno dell’edificio, dove, non a caso, si tenevano intense sedute riguardo l’astrologia e l’alchimia con studiosi rinomati e colti. Leggenda o verità?
Castello Estense: Il Castello estense conserva una triste storia d’amore accaduta nella Torre dei Leoni che vide protagonista la tragica fine di Ugo e Parisina. Si afferma che, loro fantasmi piangano ancora all’interno della cella dove si consumò il loro grande amore. I Predatori dei Misteri Perduti, vi sveleranno l’aneddoto, in tutti i suoi interessanti particolari.
Poco si sa degli architetti e scultori della Cattedrale di Ferrara, ma lo stile è lombardo e indica la patria e quasi il nome degli autori. Lo scomparto architettonico; quelle loggette e quei terrazzini; la configurazione e gli intagli delle porte e del vestibolo; quelle colonne di sostegno e quei leoni con i segni simbolici convenzionali sono imitazioni e ripetizioni dei Lavoreri delle vicine città di Modena e di Parma, e della propagata Scuola Comacina. I documenti che attestano la presenza dei Comacini a Ferrara, esistono e sono reali. Per quanto riguarda la nostra Ricerca sulle colonne annodate, presenti nella Cattedrale, ogni prezioso collegamento relativo agli esecutori è importante, per cercare di stabilire il “legame” (annodamento) che essi avrebbero potuto far emergere all’interno di una loro “confraternita”, insieme probabilmente ad altri simboli che al profano risultavano soltanto abbellimenti architettonici e all’ermetista indicavano la presenza di un linguaggio “altamente simbolici”.
Il ghetto ebraico: Il quartiere medievale di Ferrara conserva le memorie di una comunità ebraica tra le più antiche d’Italia e del ghetto in cui essa venne segregata dal 1627 all’Unità d’Italia. Via Mazzini era la strada principale dell’antico ghetto, dove un tempo si concentravano i negozi degli ebrei e i vecchi edifici che hanno mantenuto la loro struttura originaria. Al suo imbocco verso la piazza della Cattedrale vi era uno dei cinque cancelli di chiusura del quartiere e in alto, tra i due archi, una lapide ricorda l’istituzione del ghetto. Via Vignatagliata, Via Vittoria e Piazzetta Isacco Lampronti costituivano il quartiere ebraico, con vecchi edifici: case in cotto, alcune disadorne altre con portali riccamente decorati o con balconcini in ferro battuto, la scuola ebraica dove Bassani insegnò durante la segregazione razziale, il vecchio forno delle azzime, l’asilo e l’ospizio. Ovviamente, vi porteremo nel cuore del quartiere ebraico, vi racconteremo la sua storia e i suoi segreti…
L’evento, che si terrà domenica, 23 ottobre 2016 (con punto di ritrovo davanti alla Pinacoteca Nazionale, sita in Corso Ercole I d’Este n. 21, alle ore 9:45), partirà alle ore 10, con guida turistica professionale e si concluderà alle 13 (con pranzo tradizionale, la conclusione è prevista per le ore 14:45). Auricolari forniti dallo staff, per un migliore ascolto della visita guidata.
Costo della sola visita guidata (tre ore di percorso, con ingresso al suggestivo Castello Estense + guida turistica + radio guide): € 27,00.
Visita guidata + pranzo (con cucina tradizionale o vegatariana, presso il “Ristorante Pizzeria della Luna”): € 47,00.
I bambini, sotto i 5 anni di età, non pagano la visita guidata (pagano per intero, soltanto il pranzo).
Per partecipare alla visita guidata, è obbligatorio prenotarsi, spedendo un SMS/Whatsapp, al numero +39 3897995877, oppure, mandando un messaggio alla pagina di Facebook “I love Emilia Romagna” (indicate il nome e cognome di ogni partecipante, numero di telefono e almeno un indirizzo email).
L’intera quota di partecipazione verrà raccolta al punto di ritrovo, prima dell’inizio della visita guidata, dallo staff di “I love Emilia Romagna”.
In caso di forte maltempo, la visita guidata verrà posticipata al sabato, successivo.
Durante l’evento, verranno scattate fotografie, che successivamente, saranno pubblicate sulla pagina di Facebook.
Buon divertimento con le visite guidate di “I love Emilia Romagna”…
Molto interessante. Penso di partecipare ma osservo che una cosa analoga nella città di Bologna costava meno.
Forse, la differenza la si deve al fatto che come detto nel post, Ferrara è unica.
Ciao Lorenzo, Ferrara è più costosa! Soltanto l’ingresso al Castello Estense costerà Euro 6,00 per partecipante. Inoltre, guida turistica certificata, radio guide… Sì, il livello qualitativo si equipara, ma il costo risulta maggiore. Ti aspettiamo, ricorda che, il tour è a numero chiuso. A presto, lo staff di I love Emilia Romagna…
Sarà un evento ripetibile? Questa domenica mi è impossibile partecipare..
Ciao Catia! Purtroppo, per adesso non abbiamo altre date in programma, per il tour di Ferrara. Comunque, se ti iscriverai alla nostra pagina di Facebook “I love Emilia Romagna”, avrai tutti gli aggiornamenti del caso. Buon lavoro…