Le cascate più belle dell’Emilia-Romagna
La primavera è ormai in pieno svolgimento qui in Emilia-Romagna: le giornate lunghe come non ricordavamo da un po’, le temperature quasi estive, il sole che filtra tra i rami degli alberi in fiore..e una prepotente voglia di stare immersi nella natura, respirare aria pura, passeggiare sui prati.
Non c’è modo migliore per celebrare la stagione più poetica di una bella passeggiate nel verde, alla ricerca di un angolo di pace e relax! Oggi allora vi portiamo alla scoperta di alcune tra le più belle cascate nascoste tra gli Appennini dell’Emilia-Romagna.
CASCATE DEL PERINO – Piacenza
Le Cascate del Perino, vicine al Mulino di Rie’, sono composte da una serie di cascate di altezza variabile, dai 3 ai 5 metri. Si raggiungono tramite una facile escursione dalla Chiesa di Calenzano (frazione di Bettola) con un percorso di trekking della durata di 1 h, ma per gli amanti della scalata è possibile trasformare l’escursione in qualcosa di più impegnativo scalando le rocce di alcune cascate.
CASCATA DEL CUCU’ – Piacenza
La Cascata del Cucù, nella Val d’Aveto, è una cascate del tutto particolare perché la si raggiunge da un sentiero scavato nella roccia dietro di essa! L’escursione, breve e adatta a tutti, parte da Santo Stefano d’Aveto e prevede un dislivello di 50 m con andata in discesa e ritorno in salita. Quando arrivate non dimenticate di assaggiare l’acqua sorgiva: il sapore vi sorprenderà.
CASCATE DEL LAVACCHIELLO – ReggioEmilia
Le Cascate del Lavacchiello, nella Val d’Ozola dell’Alto Appennino Reggiano, sono particolarmente suggestive proprio in questa stagione di scioglimento delle nevi. Il percorso offre numerosi punti panoramici, tra cui uno in particolare offre una visuale su ben 5 cascate, due sul Canale del Lavacchiello e tre sul prospiciente Fosso Lama Cavalli.
CASCATA DEL GOLFARONE – ReggioEmilia
La Cascata del Golfarone si trova in un angolo poco conosciuto della Val d’Asta, nell’Appennino Reggiano, ed è raggiungibile tramite un percorso della lunghezza di 500 m che parte da Civago. Lungo il torrente Secchiello l’acqua ha formato una cascata di 15 m, a cui seguono tanti saltelli che hanno creato piccole piscine cristalline poco profonde.
CASCATE DEL BUCAMANTE – Modena
Le Cascate del Bucamante a Serramazzoni sono formate dall’omonimo Rio che nasce dal Monfestino ed è il più importante affluente del torrente Tiepido. Il Rio prende il nome dalla leggenda di due giovani amanti, la dama di corte Odina e il pastore Titiro, i quali, a causa del loro amore osteggiato, decisero di gettarsi nel torrente. Sono raggiungibili da da Granarolo tramite un panoramico percorso che costeggia il torrente, adatto a tutti.
CASCATE DEL DARDAGNA – Bologna
La Cascate del Dardagna, nel Parco del Corno alla Scale, sono formate dal torrente Dardagna che, scendendo dal Monte Spigolino, crea numerosi e spettacolari balzi. Nel giro di pochi Km, infatti, l’acqua supera un dislivello di oltre 250 metri con salti ripetuti, in tutto sette, tra i quali il primo e più alto è di 30 metri. Sono facilmente raggiungibili con un suggestivo percorso ad anello tra abeti e faggi, che parte dal santuario della Madonna dell’Acero.
CASCATA DELL’ACQUACHETA – Forlì-Cesena
La Cascata dell’Acquacheta, diventata famosa per essere stata citata da Dante, si trova nella Valle del Montone, all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi. Circondata da una foresta di querce, castagni e faggi, questa splendida cascata crea giochi e zampilli in 90 metri di salto complessivo. Il percorso, abbastanza agevole di circa due ore, parte da San Benedetto in Alpe.
Questa lista ovviamente non è esaustiva, ma intanto abbiamo un po’ di spunti buoni per le prossime gite domenicali.
Se avete altre cascate imperdibili da segnalarci lasciate un commento qui sotto!
Fonte: Travel Emilia Romagna
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