Terza visita guidata, nel cuore di Bologna (con accesso alla rarità del momento: la terrazza di San Petronio): 17 aprile 2016, dalle 10 alle 12:30, con pranzo finale su prenotazione…

Bologna: terza visita nel cuore della città, domenica 17 aprile 2016, dalle 10 alle 12:30, con pranzo finale (per chi desidera partecipare)…

terza_visita_guidataBologna, con i suoi portici, con i suoi monumenti, con le sue affascinanti opere d’arte, ci aspetta per trascorrere una mattinata, all’insegna dell’arte, della cultura e del sapore!

maps_terrazzaRitrovo in Piazza Galvani (come arrivare), davanti alla Banca di Bologna, alle ore 9:50.

Visita alla Terrazza di San Petronio (la rarità dell’ultimo periodo, in quel del centro storico di Bologna, è rappresentata proprio dalla terrazza di San Petronio, costituita da un cantiere aperto, che chiuderà quando i lavori di restauro sulla facciata della Basilica saranno ultimati), con accesso preferenziale, concordato con l’organizzazione comunale.

tagliatelle2Alle ore 11, si proseguirà la mattinata di arte & cultura, visitando Piazza Maggiore, Piazza del Nettuno, Palazzo Re Enzo, le Due Torri e la finestra sul canale di via Piella. La mattinata si concluderà, per chi lo desidera, alla trattoria “Belfiore” di via Marsala n. 11, dove Michele, il gestore del locale, ci coccolerà attraverso le sue famose tagliatelle al ragù, una tenerissima grigliata di carne con insalata mista, acqua, vino, caffè e dolce tradizionale bolognese.

L’evento, con guida turistica professionale ed eccezionalmente preparata sull’arte bolognese, si concluderà alle 12:30 (con pranzo, alle 14:30). Auricolari forniti dallo staff, per un migliore ascolto della visita guidata. Gadget a tutti i partecipanti.

Costo della visita guidata, comprensivo di biglietto d’accesso alla Terrazza di San Petronio, guida turistica professionale, auricolari e gadget: 20,00.
I bambini, sotto i 10 anni di età, non pagano.

Con pranzo finale: 40,00.
I bambini, sotto i 10 anni di età, pagano il 50% della quota.

Possono partecipare alla visita guidata, 50 persone, al massimo. Per partecipare, è obbligatorio prenotarsi, spedendo un SMS/Whatsapp, al numero +39 3897995877, oppure, mandando un messaggio alla pagina di Facebook “I love Emilia Romagna” (indicate il nome e cognome di ogni partecipante, numero di telefono e indirizzo email).

L’intera quota di partecipazione verrà raccolta al punto di ritrovo, prima dell’inizio della visita guidata, dallo staff di “I love Emilia Romagna”.

In caso di pioggia, la visita guidata verrà posticipata alla prima domenica non festiva, disponibile.

Durante l’evento, verranno scattate fotografie, che successivamente, saranno pubblicate sulla pagina di Facebook.


Monumenti e opere d’arte, che prenderemo in esame, durante la visita guidata…

64La terrazza di San Petronio
Aperta al pubblico da settembre 2011, in occasione del restauro della facciata della basilica, la terrazza panoramica di San Petronio è visitabile con un contributo fisso per il suo restauro, tutti i giorni dalle ore 10, fino all’ora del tramonto. Salendo lungo un’impalcatura è possibile arrivare fino a 22 metri di altezza sulla facciata della basilica e da lì godere di una stupenda panoramica a 180° sul centro storico della città: Piazza Maggiore, Piazza del Nettuno, Palazzo Re Enzo, Santa Maria della Vita e la torre degli Asinelli. Oltre a poter ammirare Bologna da una prospettiva del tutto nuova, sulla terrazza si può prendere visione dei più importanti monumenti della città.

piazza-maggiore-galleryPiazza Maggiore
Piazza Maggiore è la piazza principale di Bologna, misura 115 metri in lunghezza e 60 metri in larghezza, ed è circondata dai più importanti edifici della città medievale. Il più antico è il Palazzo del Podestà, che chiude la piazza a nord; risale al 1200 ed è sormontato dalla Torre dell’Arengo, che suonando la sua campana chiamava il popolo a raccolta. A questo fu aggiunto in breve il Palazzo Re Enzo, sotto al quale si apre la volta a crociera di un quadrivio pedonale.

piazzanettunoPiazza del Nettuno
Nata nel 1565 con il fine di dare risalto alla statua del Nettuno a cui deve il nome, la piazza fu il risultato di un lavoro che vide l’ingrandimento dello spazio esistente tra il Palazzo del Comune e il Palazzo del Podestà attraverso l’abbattimento di un isolato di fabbricati. La nuova piazza avrebbe dato un carattere nuovo a tutto lo spazio circostante, unendosi a Piazza Maggiore e collegando quindi un’area precedentemente separata. La statua venne invece costruita tra il 1563 e il 1567 dallo scultore fiammingo Jean de Boulogne, conosciuto in città come “Giambologna”, e da Tommaso Laureti, detto “Il Siciliano”.

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Palazzo Re Enzo
Denominato ‘palazzo nuovo’ per distinguerlo dal palazzo del Podestà, viene costruito tra 1244-46 (contemporaneamente al palazzo del capitano del popolo) come ampliamento degli edifici comunali. Appena tre anni più tardi diviene la ‘residenza’ del re prigioniero della battaglia di Fossalta: re Enzo di Sardegna, figlio di Federico II che vi trascorre  i successivi ventitré anni fino alla morte (1272; nella letteratura popolare fiorirono numerose leggende attorno alla sua figura). Al piano terreno erano conservate le macchine da guerra dell’esercito e il Carroccio, mentre al loggiato del primo piano- dove  vi si accedeva con una scala coperta –  si tenevano le sedute dei consigli popolari. La Sala del Trecento, realizzata da Antonio di Vincenzo nel 1386, viene successivamente adibita ad archivio comunale, mentre l’ultimo piano subisce una vasta opera di ristrutturazione nel 1771 ad opera di  G. G. Dotti. Consistenti furono  i restauri condotti nel 1905 da Alfonso Rubbiani che ripristinarono l’aspetto gotico dell’edificio: ricostruisce le merlature, le arcate del pianterreno e la scala quattrocentesca. Sulla destra del palazzo è situato l’accesso alla cappella di S. Maria dei Carcerati cui si recavano i condannati a morte.

due_torriLe Due Torri
Simbolo comunemente riconosciuto di Bologna, le due torri sono collocate strategicamente nel punto di ingresso in città dell’antica via Emilia. L’isolamento in cui ci appaiono oggi al centro dello slargo di piazza di Porta Ravegnana non corrisponde all’originaria sistemazione con costruzioni lignee intorno e passaggi sospesi di collegamento. Realizzate in muratura come poche altre costruzioni, svolgevano importanti funzioni militari (di segnalazione e di difesa) oltre a rappresentare con la loro imponenza il prestigio sociale della famiglia. Alla fine del XII secolo se ne contavano in città un centinaio di cui solo una ventina, sopravvissute ad incendi, guerre e fulmini, sono oggi ancora visibili. Recente è la ricollocazione dinanzi alle torri di una statua di San Petronio di Gabriele Brunelli del 1670, che era stata rimossa nel 1871 “per motivi di traffico”.

finestra-via-piellaFinestra sul canale di via Piella
Passando sotto Porta Govese o Torresotto dei Piella si giunge alla celebre Finestrella sul Canale delle Moline e al ponte sul canale, entrambi con affaccio. Quest’angolo di città è noto come “la piccola Venezia”. Affacciandosi fra i palazzi, si può vedere scorrere uno dei pochi tratti d’acqua che tra i primi del Novecento e il dopoguerra non fu ricoperto di asfalto. Il canale delle Moline è la prosecuzione del canale di Reno. Per buona parte del suo itinerario il canale delle Moline è rinchiuso tra le case, come si vede dalla Finestrella, e per questo in passato è rimasto a lungo nascosto alla vista. Di recente sono stati riaperti gli affacci sui ponti delle vie Oberdan e Malcontenti, che si affiancano alla suggestiva finestrella di via Piella.

Buon divertimento con le visite guidate di “I love Emilia Romagna”…

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