Bologna, 5 aprile 2025, ore 15: “I luoghi di Dalla”. Visiteremo i luoghi che gli appartenevano e che hanno plasmato il cuore dell’immenso poeta che ci ha regalato grandi cose…

“Bologna, ogni strada c’è una buca. Per prima cosa, mangio una pizza da Altero. C’è un barista buffo, un tipo nero. Bologna, sai… mi sei mancata un casino.” (Lucio Dalla)

Da bambino, con la madre sarta, l’artista aveva abitato al 2 di piazza Cavour, lo slargo che corrisponde alla mitica “Piazza Grande”.

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Una targa nell’androne del palazzo riporta il suo pseudonimo condominiale: per vezzo, si faceva chiamare prof. Domenico Sputo. Il legame di Dalla con la sua città resta stretto e tracciabile. In via Caprarie e via Orefici, incastonate nella pavimentazione ci sono targhe a forma di stella con i nomi dei grandi del jazz passati per Bologna. La chiesa di San Domenico è l’area ove Lucio si recava, da bambino, “a chi sputava più lontano” è dove Dalla avrebbe conosciuto padre Michele Casati, il “caro amico” cui scrive nella canzone L’Anno che verrà.

Foto Massimo Paolone/LaPresse 10 luglio 2021 Bologna, Italia Cronaca Inaugurazione della statua dedicata a Lucio Dalla, donata dal cugino Lino Zaccanti alla città nell'ambito di un'iniziativa promossa dalla Fondazione Lucio Dalla Nella foto: La statua di Lucio Dalla Photo Massimo Paolone/LaPresse July 10, 2021 Bologna, Italy News Inauguration of the statue dedicated to Lucio Dalla, donated by his cousin Lino Zaccanti to the city as part of an initiative promoted by the Lucio Dalla Foundation In the pic: the statue dedicated to Lucio Dalla - Foto Massimo Paolone/LaPresse 10 luglio 2021 Bologna, Italia Cronaca Inaugurazione della statua dedicata a Lucio Dalla, donata dal cugino Lino Zaccanti alla città nell'ambito di un'iniziativa promossa dalla Fondazione Lucio Dalla - fotografo: Massimo Paolone

Lucio Dalla, artista geniale ed eclettico. Cantautore, musicista, ma anche attore e regista, appassionato ed esperto d’arte, innamorato del cinema e della fotografia e affascinato dalla poesia. Al centro della sua vita c’è stata sempre l’arte, di cui si è nutrito, che lo ha ispirato e che egli stesso ha alimentato con una produzione artistica acclamata a livello mondiale, eterogenea e ricchissima. 

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Al civico numero 2 di Piazza Cavour, in un palazzo con elegante porticato, in cui oggi è ospitata la galleria d’arte “Stefano Forni”, nacque Lucio Dalla. Era il 4 marzo 1943 e in piena guerra mondiale a Bologna si aspettava la pace. I monumenti furono in parte distrutti, le piazze trasformate in campi di coltivazione, le cantine dei palazzi utilizzate come rifugi.

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Lucio Dalla crebbe nei dintorni di “Piazza Grande”. A una cinquantina di metri adottò, come campo da gioco, Piazza San Domenico. Se oggi ci appare come un’elegante piazza, ai tempi dell’infanzia di Lucio doveva essere molto diversa. C’era sempre il complesso clericale, con l’Arca a sorreggere la tombe e gli alberi al fianco delle mura. Tuttavia, i palazzi a far da cortina erano ruderi di guerra, venuti giù con le bombe. In questo spiazzo post apocalittico, un giovanissimo Lucio Dalla immaginava le storie di quei dottori sepolti sulle arche, mentre giocava, con i suoi amici, “a chi sputava più lontano”, donandosi, successivamente, l’appellativo di Domenico Sputo che, ancora oggi, rivediamo sul campanello di via D’Azeglio.

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Lasciata l’abitazione di Piazza Cavour, Lucio Dalla si trasferì assieme alla madre nell’elegante quartiere “Murri”. Per la precisione, in via delle Fragole. Secondo le testimonianze fu qui che venne composta Anna e Marco. La terza abitazione, in cui visse l’artista, fu una piccola casa dall’intonaco giallo, situata in Vicolo Marescotti. Si dice che, all’interno, vi sia ancora parcheggiato il suo scooter, dopo anni. E ci piace pensare sia così. Il vicolo è centralissimo nella città, ed estremamente silenzioso. Ideale per immergersi nella melodia di un pianoforte e comporre una canzone con la massima concentrazione.

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A pochi metri dalla residenza di via D’Azeglio, si trova l’Hotel Roma, in cui il cantante era di casa. A lui è dedicata la vetrina, che espone gli oggetti, gli strumenti musicali e gli album. In questa via si raccontano tanti aneddoti legati alla vita di Dalla, soprattutto del suo rapporto con i lavoratori. A ognuno dedicava una chiacchera, senza porre nessun distacco relazionale. Soprattutto al “Gran Bar”, in cui era solito richiedere un pucc-cappucc: un termine da lui inventato per indicare un cappuccino con poco latte. Sempre qui richiedeva i cioccolatini della Fiat (prodotti dalla Majani), di cui era goloso. E una volta mandati giù tornava a suonare nel suo studiolo.

A trenta secondi dalla casa di Lucio Dalla, quella di Via D’Azeglio, si trova l’”Osteria De Cesari”. Lucio Dalla la frequentò per molto tempo, andandoci spesso insieme alla madre Jole. Nonostante amasse alla follia il piatto di gramigna con la salsiccia, non potendola mangiare per un disturbo gastrico, si accontentava di un’insalata di scarole, cipolla di tropea e grana.

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Al fianco delle Due Torri, nel punto più importante della città, c’è un locale sotterraneo in cui Lucio Dalla era di casa. Oggi si chiama “Kinki Club”, un tempo era noto col nome di “Whiskey a Go Go”. Fu qui che il cantautore iniziò la sua lunga carriera, alla fine degli anni ’50. Qui conobbe Pupi Avati, al tempo musicista. Dal loro “dualismo” nacque una scissione con Lucio Dalla che continuò la carriera da cantante, mentre, Pupi Avati si dedicò alla regia. I due restarono amici per sempre.
Il secondo è uno studio di registrazione: il Fonoprint Studios. La musica d’autore italiana si sviluppò fra queste mura e non è un caso che qui abbiano registrano nomi come Bersani, Ramazzotti, gli Stadio, Zucchero, Carboni e soprattutto Mina.


L’evento, che si terrà sabato, 5 aprile 2025 (con punto di ritrovo in Piazza Galvani, sotto la statua dello scienziato, Bologna), partirà alle 15, con guida turistica certificata dalla Regione Emilia Romagna e si concluderà alle 16:30, circa. Auricolari forniti dallo staff, per un eccellente ascolto del tour.  

COSTO DEL TOUR (guida turistica + accoglienza + radio guide): € 23,00, per persona.

Per partecipare alla visita guidata è possibile prenotare spedendo un WhatsApp/SMS al numero: +39 3897995877, indicando l’evento che interessa e i nominativi di chi aderisce, oppure, acquistare il ticket in autonomia tramite PayPal.

In caso di maltempo, la visita guidata si terrà ugualmente.

Durante l’evento, verranno scattate fotografie, che successivamente, saranno pubblicate sulla pagina di Facebook.

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