E per finire in bellezza la giornata, postiamo la ricetta della piadina romagnola…

Piadina Romagnola

  • Difficoltà: bassa
  • Preparazione: 30 min
  • Cottura: 10 min
  • Dosi per: 6 pezzi
  • Costo: molto basso

Presentazione

Piadina Romagnola

La piadina romagnola, come tutti sanno, è una tra le ricette più tipiche della gastronomia Romagnola, conosciuta in tutto il mondo e soprattutto amata da milioni di persone.
La piadina romagnola, si presenta come una sfoglia di pastella di forma rotonda con una buonissima farcitura che può essere tra le più varie e va secondo i gusti ed i desideri del buongustaio che la deve mangiare: così la piadina romagnola può essere ripiena di mozzarella, pomodoro e prosciutto, oppure rucola e stracchino, o ancora verdure, stracchino e salumi; insomma la scelta è illimitata.
La storia della piadina romagnola ha origini antichissime e risale niente di meno che al periodo degli Etruschi i quali usavano preparare una pastella con i cereali, che veniva poi cotta con una forma tonda e farcita con verdure o salse oppure utilizzata come una sorta di pane. Dopo la conquista romana dell’Etruria, molte ricette vennero inglobate nella tradizione romana e tra queste c’era anche la piadina che iniziò ad essere consumata anche nell’antica Roma negli ambienti più raffinati. Anche qui, l’antenata della piadina romagnola odierna, veniva consumata con un ripieno a piacere o come sostituta del pane anche se doveva essere consumata in fretta perché dopo poche ore, a causa della cottura inadatta, diventava talmente dura da essere immangiabile.
La piadina romagnola sopravvisse fino al medioevo quando, a causa delle tasse sul pane e delle quote di grano da versare al signorotto di turno, il pane divenne sempre meno consumato a favore di queste focaccine che potevano essere preparate anche con farina di altri cereali. E’ invece nel Rinascimento che la piadina romagnola inizia a subire un declino molto pronunciato a causa delle nuove tendenze culinarie che si andavano a sviluppare nelle scuole di cucina del tempo.
Per molti anni la piadina romagnola rimase quindi il semplice pasto dei contadini e della povera gente che non poteva permettersi qualcosa di più e doveva accontentarsi dei prodotti della terra. Chiamata da Giovanni Pascoli il “pane rude di Roma”, la piadina romagnola è una schiacciata di farina di cereali azzima e condita con strutto di maiale o lardo, cotta su di una lastra di pietra refrattaria o di coccio, il cosiddetto “testo”.
Nel ’900 la piadina romagnola ebbe invece un grande rilancio dovuto soprattutto alla presenza della farina di mais, che, mischiata a quella di grano tenero per questioni più economiche che culinarie, serviva a preparare l’impasto che così diventava più economico.
Ma la vera fortuna della piadina romagnola inizia solo negli anni 40′ e 50′ quando iniziò a conquistare i turisti lungo le strade statali che portavano al mare grazie ai primi chioschetti disseminati qua e là che a poco prezzo offrivano questa fragrante bontà.
Con l’andare del tempo, ovviamente, anche le piadine romagnole sono cambiate o ormai è veramente difficile trovare qualcuno che le prepari fresche perché tutti si servono di piadine precotte che devono solo essere farcite e tenute sul fuoco 2 minuti.

Ingredienti per 6 piadine da 24 cm di diametro
  • Farina 500 g
  • Strutto 125 g
  • Sale fino 17,5 g
  • Acqua 90 ml
  • Lievito chimico in polvere per preparazioni salate 7,5 g
  • Miele 5 g
  • Zucchero semolato 15 g
  • Latte 107 ml

Preparazione

Piadina Romagnola

Per realizzare la piadina setacciate la farina e il lievito nella tazza di una planetaria munita di foglia (1), aggiungete lo strutto (in alternativa sostituitelo con la stessa quantità di olio di semi) (2), il miele (3) e azionate la macchina a velocità media per 5 minuti.

Piadina Romagnola

Poi fermate la planetaria, incorporate lo zucchero (4) e versate il latte a filo (5) e sostituite la foglia con il gancio (6) e continuate ad impastare.

Piadina Romagnola

Mentre la planetaria impasta aggiungete l’acqua poco alla volta (7) e per ultimo unite il sale (8). Quando l’impasto sarà omogeneo e si staccherà dalle pareti della tazza (9), spegnete la planetaria,

Piadina Romagnola

e riponete il panetto ottenuto in una ciotola e copritelo con la pellicola trasparente (10). Lasciate lievitare l’impasto per un ora in un luogo tiepido come il forno spento con la luce accesa. Trascorso il tempo si riposo riprendete l’impasto e stendetelo con il mattarello su un piano di lavoro leggermente infarinato, dovete ottenere una sfoglia di 2 mm circa (11). Ritagliate le piadine con un coppapasta da 24 cm di diametro (12). I ritaglia avanzati si possono lasciare riposare qualche minuto e poi impastare nuovamente.

Piadina Romagnola

Le piadine sono pronte per la cottura: scaldate una padella dal fondo basso (o una crepiera) e cuocete le piadine su entrambi i lato per 2 minuti,Durante la cottura bucherellate la piadina con una forchetta e, se si formeranno delle bolle in superficie, schiacciatele conun coltellino (13) o i rebbi della forchetta. Una volta cotta (14), trasferite la piadina su un piatto di portata (15) e farcitela con salumi e formaggi a vostro piacimento e poi gustatela ben calda!

Conservazione

Conservate le vostre piadine, chiuse in un contenitore ermetico e poste in frigorifero, per un paio di giorni al massimo.

L’impasto della piadina riesce benissimo anche sostituendo lo strutto con la stessa quantità di olio; consiglio un olio di semi di buona qualità piuttosto che l’olio extravergine d’oliva, dal sapore troppo marcato. La piadina è un gustoso piatto unico e si mangia calda oppure fredda ed è buonissima sia da sola sia farcita con salumi, formaggi, salsiccia, verdure gratinate o erbette. La nostra preferita è in pieno stile romagnolo, con lo squacquerone, il più fresco possibile. Da non disdegnare neppure la farcitura dolce con nutella, miele, marmellata o frutta fresca.

Curiosità

L’etimologia di piadina è incerto: probabilmente è collegata al greco “plaukous” che significa “focaccia”.

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