Gli incredibili e suggestivi aneddoti sul palazzo più famoso di Bologna e la sua immensa Torre dell’Orologio, dalla loro costituzione, fino ai giorni nostri, davanti al panorama imperdibile sulla suggestiva Piazza Maggiore e, per seguire, le Collezioni Comunali d’Arte, il museo dai Saloni Nobili dal lontano ‘500…
Entrando dal cortile e salendo la elegante “scalinata dei cavalli”, fino al secondo piano, si accede alla Torre Accursio, meglio nota come Torre dell’Orologio. Da qui, nasce un percorso, all’interno delle sale dell’edificio, sino ad arrivare al cuore pulsante della Torre: il meccanismo che fa funzionare l’orologio. Seconda tappa, saranno le Collezioni Comunali d’arte, ospitate nelle sale che un tempo erano adibite a residenza dei Cardinali Legati: dipinti, oggetti d’arte, mobili, porcellane e tessuti, che vanno dal Medioevo fino ad oggi, giungendo alla Sala Urbana, capolavoro del Barocco bolognese con la sua decorazione araldica…
Situata in Piazza Maggiore, Torre Accursi è anche nota come Torre dell’Orologio. Monumento tra i più notevoli della piazza e del centro di Bologna, è nuovamente aperta al pubblico: il pregio del Palazzo in cui è inclusa, il meccanismo dell’orologio e alcune viste imperdibili ne fanno un luogo di visita imprescindibile.
Il suo nome originario viene da Accursio, che ne era il proprietario. Giunto da Firenze per studiare legge e divenuto poi illustre giurista, volle costruirsi la sua casa: una costruzione molto grande che includeva una scuola, con il portico verso la piazza, e una torre in angolo.
La torre venne inglobata dalla residenza di Accursio che, poco dopo la morte del proprietario, venne acquistata dal nuovo Comune, in fase di espansione. Con la vendita della casa, degli Accursi sulla scena rimarrà solo il nome dato al futuro municipio di Bologna.
Ciò che ancora oggi salta agli occhi è l’enorme orologio meccanico, posto sulla facciata della Torre nel 1444. Alla meridiana posta sulla torre dell’Arengo restava il compito di segnare le ore diurne e soprattutto il mezzogiorno, rispetto a cui venivano tarati tutti gli altri orologi, mentre dal 1451 il nuovo meccanismo iniziò a scandire anche la notte. Per fare posto al nuovo orologio la vecchia torre venne un po’ alzata e completata con una torre di modeste dimensioni e consistenza.
Dopo il pesante intervento di restauro di tutto il palazzo, eseguito fra il 1885 e il 1887 da Raffaele Faccioli, dalla torre venne rimosso il parapetto rinascimentale a pilastrini, sostituito con la fascia di mattoni considerata più adatta al nuovo aspetto complessivo del palazzo, di ritrovato stile medievale. Infatti il porticato ora visibile sotto palazzo d’Accursio è relativamente recente.
Le Collezioni Comunali d’Arte…
Il Palazzo Comunale è costituito da un insieme di edifici che nel corso dei secoli sono via via stati uniti ad un nucleo più antico acquisito dal Comune alla fine del Duecento, comprendente fra l’altro l’abitazione di Accursio, maestro di diritto nello Studio bolognese. Fu inizialmente destinato a conservare le pubbliche riserve granarie e ad ospitare alcuni uffici municipali
All’interno del complesso si possono visitare, salendo la cinquecentesca scala cordonata attribuita tradizionalmente al Bramante ed in origine concepita per l’ascesa trionfale a cavallo dei rappresentanti del governo cittadino, una successione di sale-loggia e di cappelle:
• Sala d’Ercole
• Sala del Senato ora Sala del Consiglio Comunale
• Sala Regia poi Farnese
• Cappella del Legato o Farnese
• Agli interventi dei secoli successivi risalgono alcune sale del palazzo.
Al primo piano la Sala Rossa.
• Al secondo piano, all’interno dell’appartamento invernale dei cardinali legati, oggi sede delle Collezioni Comunali d’arte, si trova la Sala Urbana. Dedicata nel 1630 al papa Urbano VIII presenta alle pareti una galleria di stemmi dei legati, vicelegati e governatori che si sono succeduti a Bologna tra 1327 e 1744.
Fondate nel 1936, hanno sede in quello che fu anticamente l’appartamento dei Cardinali Legati, con fregi e soffitti dipinti dal Cinquecento al primo Ottocento. Espongono un importante patrimonio di dipinti, mobili, arredi, suppellettili, provenienti dalle principali donazioni pervenute al Comune di Bologna soprattutto nel corso dell’Ottocento e nel primo Novecento (Baruzzi, Pizzardi, Pepoli, Rusconi), oltre ad importanti opere già appartenute alle magistrature cittadine, fra cui l’importantissimo nucleo di Opere di Donato Creti donate al Senato Cittadino da Marcantonio Collina Sbaraglia nel 1744, e ad una parte cospicua dell’ingente collezione dell’artista Pelagio Palagi (morto nel 1860). Si segnala in particolare il cospicuo nucleo di tavole e croci scolpite e dipinte di epoca medievale,di cui la parte più cospicua prima del 1936 era inserita nella sezione medievale del Museo Civico di palazzo Galvani, inaugurato nel 1882. Vi compaiono il Maestro dei Crocefissi francescani, lo “pseudo-Jacopino”, Vitale da Bologna, Jacopo di Paolo, il Maestro di Arquà, il probabile Maestro di Offida, Barnaba da Modena, Alvar Pirez, opere ancora anonime di scuole diverse.
Le Collezioni Comunali espongono inoltre dipinti e sculture di artisti postmedievali, che si scalano dal Quattrocento fino agli inizi del Novecento.
L’evento, che si terrà domenica, 1° ottobre 2023 (con punto di ritrovo in piazza Nettuno, lato che guarda Sala Borsa), partirà alle 14:40, con guida turistica certificata dalla Regione Emilia Romagna e si concluderà alle 16:40. Auricolari forniti dallo staff, per un eccellente ascolto del tour.
Costo della sola visita guidata (ingresso alla Torre dell’Orologio e Collezioni Comunali d’Arte + accoglienza + guida turistica + radio guide): € 25,00.
Sconto di € 2,00 per gli over 60.
Consigliate, scarpe comode.
IL TOUR È A NUMERO CHIUSO.
Per partecipare alla visita guidata, è obbligatorio prenotarsi, spedendo un SMS/Whatsapp, al numero +39 3897995877, oppure, mandando un messaggio alla pagina di Facebook “I love Emilia Romagna” (indicate il nome e cognome di ogni partecipante, numero di telefono e almeno un indirizzo email).
La quota di partecipazione, per questioni di esclusività del tour, con ingressi a tappe, prenotati e remunerati in anticipo, sarà da saldare in anticipo, tramite carta di credito, oppure, bonifico bancario.
In caso di maltempo, la visita guidata si terrà ugualmente.
Durante l’evento, verranno scattate fotografie, che successivamente, saranno pubblicate sulla pagina di Facebook.
Lascia un commento