La cucina emiliano-romagnola, ricca di sapori e storia, porta immediatamente alla memoria, immagini di commensali riuniti attorno alla tavola per celebrare feste e ricorrenze. Ruolo tradizionale di fondamentale importanza è quello dell’azdora, la padrona di casa, intenta a preparare le delizie della tradizione. Tutta la Regione e in particolare Bologna, tra le capitali della cucina italiana, offre piatti tipici noti e ormai diffusi su tutto il territorio nazionale…
Ciambella bolognese…
La ciambella bolognese (brazadéla, in dialetto bolognese), rappresenta per un bolognese la quotidianità, la famiglia e il focolare domestico. Il nome brazadéla (ciambella), sembra che derivi dal dialetto “braz (braccio)”, poiché l’oste porgeva la ciambella ai clienti tenendola infilata nel braccio, mentre con l’altro versava il vino nel bicchiere dove la ciambella veniva “tocciata (inzuppata)”…
- 250 gr. di farina “00”
- 100 gr. di burro
- 100 gr. di zucchero semolato
- 1 uovo intero
- Una bustina di lievito vanigliato per dolci
- Scorza grattugiata di un limone biologico
- Un pizzico di sale
- Latte q.b.
Per la decorazione:
- Granella di zucchero, un tuorlo d’uovo, un po’ di latte
Procedimento: disponete la farina a fontana, mettete al centro l’uovo, lo zucchero, il burro ammorbidito, il lievito, la scorza di limone e un pizzico di sale. Impastate bene, aggiungendo la quantità di latte necessaria per ottenere un impasto omogeneo. Fate un cordone e disponetelo in uno stampo imburrato per ciambella con un buco in mezzo. Con un coltellino affilato, fare un’incisione al centro dell’impasto lungo tutta la circonferenza. Spennellare con un tuorlo d’uovo sbattuto, insieme a un po’ di latte e guarnite con i granelli di zucchero. Cuocete in forno a 180° C per mezz’ora. Servite fredda, accompagnata da un Romagna Albana DOCG, dal colore giallo dorato con riflessi ambrati, dal profumo ricco e intenso, dal sapore corposo…
Lascia un commento