Parma ha il marchio Unesco…

Parma ha il marchio Unesco: è “Città creativa per la gastronomia”

Parma ha il marchio Unesco: è "Città creativa per la gastronomia"

Ufficiale la nomina. La gioia del sindaco Pizzarotti: “Siamo sul tetto del mondo. Sono orgoglioso e felice che la città in cui sono nato e cresciuto, e di cui sono il sindaco, abbia raggiunto un traguardo così prestigioso”. Ministro Martina: “Sono particolarmente soddisfatto, aiuterà non solo Parma ma tutto l’agroalimentare italiano”

La notizia è ufficiale ed è stata comunicata al sindaco Federico Pizzarotti da Irina Bokova, direttore generale di Unesco. Dunque la città nota nel mondo per il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto e altri prodotti alimentari di eccellenza può fregiarsi del marchio Unesco.

unesco2C’era attesa per la comunicazione che è arrivata oggi nel primo pomeriggio a conclusione di una lunga corsa avviata in primavera, quando, attorno al tavolo rotondo della sala Giunta, il Comune di Parma ha invitato tutti gli attori titolati a lanciare e sostenere la candidatura.

Per l’Italia è festa doppia dato che Roma ha ricevuto dall’Unesco il marchio di città creativa del Cinema.

“Questo riconoscimento – è il commento del sindaco Federico Pizzarotti – rafforza la vocazione internazionale di Parma e può aprire la strada ad importanti sviluppi per la nostra economia, soprattutto in campo turistico. E’ anche la conferma che il futuro del territorio parmense passa in primo luogo attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti di eccellenza e la capacità di trasformarli in cibo. Sono anche convito che, se saremo bravi, potremo utilizzare questo riconoscimento come volano per far conoscere Parma nel mondo anche come città d’arte, carica di storia, che si appresta a celebrare i suoi primi 2.200 anni di vita”.
Insieme al Comune – che ha gestito e coordinato l’intera operazione attraverso l’assessorato alle attività produttive e turismo – hanno lavorato per diversi mesi fianco a fianco tutte le istituzioni e le associazioni della città, senza dimenticare il contributo dell’associazione di cuochi “Chef to Chef” e il sostegno della Regione Emilia Romagna.

TUTTE LE REAZIONI – IL COMMENTO DI RUVIDAMENTE

“E’ una vittoria della città e del territorio in tutte le loro espressioni – ci tiene a rimarcare l’assessore al Commercio e turismo Cristiano Casa – abbiamo avuto da tutti risposte positive e disponibilità a collaborare. E’ la dimostrazione che lavorare insieme è la ricetta giusta per raggiungere anche gli obiettivi più difficili. Ma non è il momento di celebrare noi stessi. Il lavoro, quello vero per mettere a frutto il riconoscimento dell’Unesco, comincia oggi. Se sapremo muoverci con coralità d’intenti e con la stessa determinazione che abbiamo mostrato in questa occasione, sono certo che moltiplicheremo gli effetti positivi, con benefici che si ripercuoteranno su tutto il nostro territorio”. Casa: “Grande lavoro di squadra”.
Parma Città della Gastronomia Unesco, ecco lo spot
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Pizzarotti ha convocato per domani (sabato) alle ore 11,30 in Municipio tutti gli attori istituzionali per condividere l’importante obiettivo raggiunto. A seguire, alle ore 12, si terrà la conferenza stampa ufficiale per dare conto alla città del risultato raggiunto.

‎La gioia di Pizzarotti arriva anche tramite il profilo facebook dove si toglie quache sassolino: “Parma è sul tetto del mondo. Siamo la prima città italiana nella storia a essere diventati Patrimonio Unesco della Gastronomia. Contro tutti i profeti di sventura, tutti i professionisti del no, la nostra idea è stata giudicata la migliore tra quelle presentate dalle diverse candidate del pianeta”.

Pizzarotti: sconfitti i profeti di sventura – Per anni – aggiunge il primo cittadino – “si ha avuto l’impressione che Parma avesse esaurito il futuro che aveva, che avesse giocato tutte le sue carte. Io invece ho sempre pensato che ci fosse una Parma brillante e intelligente per le strade, una Parma che ci tiene a riemergere. Quattro anni a lavorare per rimetterla in carreggiata e ora possiamo cominciare a fare sogni più grandi di quelli fatti finora. Sono orgoglioso e felice che la città in cui sono nato e cresciuto, e di cui sono il sindaco, abbia raggiunto un traguardo così prestigioso. Grazie all’assessore Casa, al dirigente del Comune Righi, allo chef Spigaroli e a tutte le istituzioni parmigiane che hanno fatto veramente squadra e ci hanno creduto dall’inizio. Ora il lavoro per Parma continua. Verso cose più grandi”.

I parlamentari Pd di Parma Giorgio Pagliari, Patrizia Maetsri e Giuseppe Romanini più che al Comune guardano al al lavoro fatto dal Governo: “Viene premiato il buon lavoro condotto in questi mesi dal Ministero dell’Agricoltura, che ha guidato il negoziato, dalla Regione e dalle istituzioni e realtà locali per arrivare a questo bellissimo risultato che ci consegna una grande responsabilità quella di investire sul sapere e sulla cultura che caratterizza da sempre questa nostra terra, lavorando come sistema per mettere in valore quanto abbiamo”.

“Sono particolarmente soddisfatto di questo risultato – ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina – la visibilità dell’Unesco e delle sue città creative aiuterà non solo Parma ma tutto l’agroalimentare italiano per contrastare anche quei fenomeni di Italian sounding che fanno delle nostre produzioni tipiche le più imitate al mondo”.

Le altre città creative per la gastronomia proclamate dall’Unesco sono: Bergen in Norvegia, Belem in Brasile, Burgos in Spagna, Phuket in Spagna.

Nelle scorse settimane, durante i lavori dell’assemblea generale dell’Unesco, la città di Parma insieme all’ambasciatrice italiana all’Unesco, Vincenza Lomonaco e al coordinatore del negoziato, il dirigente del ministero dell’Agricoltura Pier Luigi Petrillo, avevano organizzato a Parigi un grande evento di supporto alla candidatura che aveva particolarmente colpito la direttrice generale
dell’Unesco, Irina Bukova. E Petrillo commenta: “Premiata soprattutto la capacità creativa dei parmigiani che nei secoli hanno saputo dare vita a un elenco di prodotti alimentari unici nel loro genere”.

Per il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini si tratta di un “un riconoscimento che premia tutta l’Emilia-Romagna. Come Regione abbiamo creduto in questa candidatura e l’abbiamo sostenuta”.

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